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Silver Economy Fund, perché investire nell’economia della longevità e della digital care
Numeri votati a un’inesorabile crescita, quantificata prima della pandemia di COVID-19 in un 5% annuo (un dato persino superiore a quello registrato in quasi tutte le grandi economie del mondo, con la sola eccezione di Cina e India) e che, quando analizzati nel dettaglio, suggeriscono come vada ormai superata un’immagine fin troppo stereotipata degli anziani dediti ai soli servizi sanitari e sociali, i quali ne assorbono comunque una fetta consistente di consumi.
Una nuova grande economia, come l’ha recentemente definita il Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali nel suo Osservatorio sulla spesa pubblica e sulle entrate dedicato alla Silver Economy, dalle enormi potenzialità: la stessa emergenza sanitaria causata da SARS-CoV-2 ha del resto enfatizzato come i trend demografici in corso pongano tanto il pubblico quanto il privato davanti a un’enorme sfida. Sfida che può però essere trasformata in una risorsa per il mercato, a condizione di cogliere appieno la portata dei cambiamenti in atto e di sapersi adeguare alle peculiarità di un ampio segmento della popolazione, trasformandole in un’offerta mirata che ne favorisca benessere e invecchiamento attivo. Solo in Italia, del resto, stando alle stime Itinerari Previdenziali, l’impatto dei Silver sull’economia si può calcolare in un totale di consumi pari a 304,7 miliardi di euro, a propria volta capace di generare un’occupazione di 5,6 milioni di persone e un PIL complessivo pari a circa 417 miliardi.
Proprio dalla consapevolezza delle opportunità legate a questo settore è di recente nato il Silver Economy Fund di Quadrivio Group, fondo di private equity con un target di raccolta di 400 milioni di euro, che si pone l’obiettivo di investire in aziende che offrono prodotti e/o servizi su misura per la fascia over 50, fornendo loro i capitali necessari per accelerarne la crescita e consolidarne sviluppo. Quali, dunque, gli obiettivi del fondo e quali i criteri adottati per la scelta degli investimenti sottostanti? A pochi giorni di distanza dal lancio, ne abbiamo parlato con Alessandro Binello, CEO Group di Quadrivio Group.
Dopo Made in Italy e Industry 4.0 Fund, quello dedicato alla Silver Economy è il terzo fondo tematico di Quadrivio Group: da dove muove i suoi presupposti quest’operazione specificatamente indirizzata alle imprese che rivolgono il loro business agli over 50?
Silver Economy Fund è il nuovo veicolo di private equity promosso da Quadrivio Group: un fondo tematico con target di raccolta di 400 milioni di euro. La mission del fondo è quella di investire in aziende, europee e statunitensi, che offrono prodotti e servizi destinati alla Silver Age, segmento che include al suo interno la fascia dei baby boomer, insieme dei soggetti nati tra il 1946 e il 1964, e l’intera fascia degli over 70.
Come operatori di private equity monitoriamo costantemente i principali macro-trend a livello internazionale. Negli ultimi anni nel mondo occidentale si è registrato un significativo aumento dell’aspettativa di vita della popolazione: oggi gli over 50 sono i principali consumatori di un’ampia gamma di prodotti e servizi, nonché coloro che dispongono di una maggiore capacità di spesa. Da questa consapevolezza nasce la volontà di investire in questo mercato, a nostro avviso strategico, valorizzando tutte quelle realtà che si rivolgono a questo segmento e ne soddisfano gli innumerevoli bisogni, certi delle opportunità legate al settore. Riteniamo da sempre che investire attraverso fondi settoriali rappresenti una scelta vincente: i fondi specializzati performano notoriamente meglio dei fondi generalisti, soprattutto in settori così specifici che richiedono competenze ed expertise dedicate.
Quali sono i criteri che il team di gestione si è prefisso per la definizione delle scelte di investimento? Pur restando sempre nell’orbita Silver, ci sono settori o segmenti cui sarà prestata particolare attenzione?
Il team di gestione investirà in piccole medie imprese che offrono beni e servizi destinati alla Silver Age. La strategia di investimento prevede operazioni di maggioranza, realizzabili anche attraverso aumenti di capitale, e lo sviluppo di modelli di business innovativi, perseguibili attraverso investimenti in tecnologie digitali e ricerca, da replicare ed esportare rendendo così le aziende maggiormente competitive su scala globale.
Oggetto di investimento saranno realtà specializzate: nella prevenzione, intesa come l’insieme di tutte le iniziative funzionali al benessere fisico dell’individuo, dalla nutrizione funzionale alla medicina preventiva, per arrivare a trattamenti anti-aging e fitness; nel migliorare la qualità della vita, destinando maggior tempo ad attività ricreative e all’acquisizione di nuove skill; nell’assistenza domiciliare avanzata, che include tutte quelle iniziative volte a garantire autonomia e indipendenza alle fasce di età più elevata; e, infine, nell’evoluzione della supply chain del Servizio Sanitario, al cui interno rientra l’approvvigionamento di tutti i prodotti medicali, la logistica, la rete di farmacie, i medicinali e molto altro ancora.
Le operazioni di investimento saranno affidate a team dedicati, con pluriennale esperienza nel settore di riferimento, affiancati da uno Strategic Committee di respiro internazionale composto da figure come Mariuccia Rossini, Andrea Rossi, Paul Irving, Eric Marcotulli e Jose Suarez; oltre che da uno Scientific Committee composto da Matteo Bassetti e Sara Farnetti.
La Silver Economy non si basa solo su cambiamenti “quantitativi” di natura demografica, ma anche su cambiamenti “qualitativi” di natura socio-economica e culturale: in questo contesto, quale il ruolo della digitalizzazione nella promozione o nel consolidamento di beni, servizi e prodotti mirati ai bisogni degli over 50?
L’applicazione delle nuove tecnologie al mondo della Silver Age segna una svolta importante nel perseguimento di migliori e più elevati standard qualitativi legati alla vita della popolazione più longeva. Il progressivo sviluppo tecnologico e le nuove scoperte hanno aperto nuove strade e promosso l’applicazione delle tecnologie di ultima generazione alla quotidianità di baby boomer e over 70. Ne sono un esempio i passi da gigante fatti nel settore della telemedicina e della diagnostica avanzata, nello sviluppo e nella produzione di nuovi dispositivi medicali, nella mobility, nell’anti-aging, così come in tutti gli aspetti del lifelong learning, supportato dall’utilizzo di device sempre più intuitivi e accessibili.
Il Silver Economy Fund nasce in un momento storico particolare: se è vero che (malgrado COVID-19) il progressivo allungamento della vita media è un trend consolidato per le società occidentali, lo è altrettanto che la pandemia ha mostrato tutta la vulnerabilità della Silver Age. Come ha inciso finora, e come inciderà in futuro, questa considerazione sulle strategie del fondo?
La pandemia ha colpito duramente la popolazione più anziana, per evidenti ragioni più fragile ed esposta al virus. Riteniamo tuttavia che, nonostante le innumerevoli conseguenze legate a COVID-19, la Silver Age nel suo complesso abbia dato prova di un’indiscutibile capacità di resilienza.
In questa delicata fase di pur lenta ripresa, favorita dalla campagna vaccinale in corso, emerge come baby boomers e over 70 siano oggi tra i soggetti maggiormente attivi nella vita del mondo occidentale, forti di una consolidata stabilità economica e pionieri nella diffusione di consumi e stili di vita innovativi. Oggi la popolazione più anziana guarda con ottimismo al futuro ed è consapevole dell’importanza di tutto ciò che permette di raggiungere una maggiore longevità a fronte di una migliore qualità della vita.
Prevediamo dunque un’accelerazione significativa nella crescita e nello sviluppo dei settori che riguardano direttamente la Silver Economy in tutte le sue declinazioni.