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Prosit rileva il 100 % di Casa Vinicola Caldirola
Sesta acquisizione per il gruppo di Quadrivio Group
Prosit rileva il 100 % di Casa Vinicola Caldirola, realtà italiana specializzata in private ed exclusive labels, proseguendo nel suo percorso di espansione e portando il fatturato complessivo del gruppo a 85 milioni di euro. Fondata da Sergio Dagnino, Prosit è una delle realtà in portafoglio di Made in Italy Fund, il fondo di private equity promosso e gestito da Quadrivio & Pambianco che investe nelle eccellenze del Made in Italy attive nei settori del fashion, design, beauty e food&wine. Prosit lavora alla creazione di un polo di cantine italiane di fascia Premium, promuovendone l’esportazione in tutto il mondo. Attraverso l’acquisizione di Casa Vinicola Caldirola, Prosit realizza il suo sesto investimento: un passo avanti per lo sviluppo del gruppo che ambisce ad affermarsi come player di riferimento italiano nel segmento wine. In portafoglio altre quattro cantine: la pugliese Torrevento, l’abruzzese Nestore Bosco, la veneta Collalbrigo e la toscana Cantina Montalcino. A cui si affianca l’entrata nel capitale di Votto Vines, realtà americana che importa, commercializza e distribuisce diverse tipologie di vino provenienti da tutto il mondo, in particolare dall’Italia.
Fondata nel 1897 da Ferdinando Caldirola, Casa Vinicola Caldirola ha una ampia gamma divini offerti: fermi, mossi, frizzanti, bio; prodotti riconducibili alle differenti denominazioni (DOC, DOCG e IGT) e provenienti da tutte le regioni italiane. L’azienda, con oltre 50 dipendenti, ha il suo headquarter in provincia di Lecco e lì si svolge l’intero processo produttivo. I fornitori di Caldirola sono rappresentati da cantine sociali regionali oltre che da una cantina detenuta in Piemonte dagli attuali azionisti. Tra tutti i brand proposti il principale è La Cacciatora, venduto in Italia ed esportato anche all’estero, che propone tutte le tipologie di vino offerte. Casa Vinicola Caldirola esporta il suo vino a livello internazionale: nel 2021 la società ha chiuso il bilancio con un fatturato di 40,3 milioni di euro e un ebitda di circa 2,2 milioni di euro. L’azienda serve per il 60% il mercato italiano; per il restante 40% esporta in oltre 60 paesi. Prosit e Made in Italy Fund intendono offrire all’azienda il supporto necessario per un ulteriore sviluppo e consolidamento sui mercati esteri, oltre che valorizzare ulteriormente i diversi brand e i rispettivi prodotti. Gli attuali azionisti di riferimento, i Tosanotti (con il 75%) e i Gaggino (con il 25%), cedono il 100% delle quote, comprensive di stabilimento, impianti, marchi, magazzino, personale, contratti e licenze. L’attuale direttore generale, Olga Tosanotti, rimarrà all’interno del gruppo.