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Nasce Industry 4.0, un fondo per la rivoluzione digitale
A promuovere l’iniziativa i Giovani imprenditori di Confindustria e Quadrivio.
Il veicolo di investimento ha un obiettivo finale di 300 milioni di euro.
È pronto al lancio il fondo Industry 4.0, veicolo dedicato alla crescita delle Pmi soprattutto attraverso investimenti per realizzare nuovi business model attraverso tecnologie digitali. Il target del fondo è a quota 300 milioni: nel frattempo sono già in rampa di lancio i primi due investimenti. A promuovere il fondo sono stati Roberto Crapelli, già presidente e ad di Roland Berger Italia e con oltre venti anni di esperienza nella consulenza strategica e più recentemente in progetti Industry 4.0 in Italia e Germania, oltre Alessandro Binello e Walter Ricciotti, a capo della holding inglese Quadrivio Group. A supportare il fondo ci sarà Confindustria Giovani Imprenditori, mentre tra i maggiori sottoscrittori ci sarà la famiglia Doris e Banca Mediolanum ma anche Mediocredito Investition Bank. Il nuovo veicolo, che sarà lussemburghese, ha un target di raccolta di 300 milioni e ha già raggiunto un terzo closing che supera i 100 milioni.
Nel team di gestione ci sono appunto Alessandro Binello e Walter Ricciotti con il managing partner Roberto Crapelli. Ma le scelte strategiche di Industry 4.0 verranno effettuate anche con il supporto di un senior advisory board altamente qualificato, composto da Roland Berger (fondatore di Roland Berger Strategy Consultants), Alessio Rossi (presidente dei Giovani di Confindustria), Lodovico Camozzi (presidente di Camozzi Group), Valerio De Molli (amministratore delegato di The European House of Ambrosetti), Piero Ferrari (vice presidente Ferrari), il professore Carlo Pelanda e Robert Koenig (banker di Hsbc). Roland Berger sarà anche investitore del fondo.
Dopo aver lanciato il Made in Italy Fund in joint venture con Pambianco Strategie d’impresa, Industry 4.0 è il secondo veicolo d’investimento di Quadrivio Group. «Il fondo – spiega Alessio Rossi, presidente dei Giovani di Confindustria – è dedicato alle Pmi italiane con un fatturato fino a 150 milioni. La presenza di Confindustria garantisce che questa sia anche un’operazione di sistema con focus sulle buone Pmi italiane che oggi hanno difficoltà a trovare fonti di finanziamento. A breve partirà un road show, assieme al partner Banca Mediolanum e allo studio legale Gianni Origoni Grippo Cappelli, per supportare l’attività del fondo e presentare tutte le opportunità di finanza alternativa. Toccherà le città di Milano, Roma e Bari». «Le imprese italiane, soprattutto le Pmi, sono sottocapitalizzate. Ma il capitale di cui hanno bisogno, non è tanto quello finanziario, quanto il capitale tecnologico. La partnership coni Giovani Imprenditori di Confindustria conferma l’intento di metter a disposizione le opportunità di investire, coinvolgendo le nuove generazioni imprenditoriali», dice Roberto Crapelli.