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Made in Italy Fund
25.03.2021

Made in Italy Fund acquisisce Dondup e rafforza il polo fashion

Made in Italy Fund spinge sul settore fashion rilevando il brand Dondup dal fondo di investimenti L Catterton. Il brand marchigiano di abbigliamento ready-to-wear sia maschile che femminile e 100% Made in Italy, è il settimo investimento di Made in Italy Fund, il quarto nel settore del fashion, dopo 120% Lino, Rosantica e GCDS.

“L’operazione – fanno sapere dal fondo – ha come obiettivo la creazione di un gruppo industriale, che promuova e valorizzi le sinergie attuabili tra l’azienda acquisita e alcune delle realtà già in portafoglio. Tra le strategie che verranno perseguite c’è la condivisione di iniziative di natura produttiva, commerciale e di comunicazione, funzionali all’attivazione dei processi e in grado di favorirne la sostenibilità nel medio lungo periodo”.

Dondup ha chiuso il bilancio 2020 con un fatturato di oltre 52,6 milioni di euro e un EBITDA di 14,2 milioni di euro con una quota export, pari al 35%, realizzato prevalentemente in Europa.

L’acquisizione da parte di Made in Italy Fund intende sostenere ulteriormente lo sviluppo del business, attraverso un piano di ulteriore espansione internazionale, con focus in Europa e nel mercato statunitense dove 120% Lino e Rosantica, le altre due relatà in portafoglio del Fondo, sono già presenti in modo strutturato. Made in Italy Fund intende anche promuovere e rafforzare il posizionamento del brand, attraverso una strategia di comunicazione mirata e tra le leve per lo sviluppo del marchio c’è anche il potenziamento del canale retail.  Oggi, infatti, Dondup ha un solo negozio monomarca a Milano, in Via della Spiga. Tra le attività in agenda, anche l’apertura di nuovi flagship store nelle principali capitali europee ed extra europee, a cui si aggiunge l’implementazione e il rafforzamento del canale online e una maggiore attenzione al tema della sostenibilità.

A latere dell’operazione, Made in Italy Fund ha fatto sapere di aver alzato il suo target di raccolta passando da 200 milioni (a oggi già raccolti e investiti per il 70%) a 300 milioni.