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Industry 4.0 Fund: il private equity nell’era digitale
L’accesso al mercato dei capitali è sempre più un fattore chiave per le aziende e PMI, ancora di più per quelle orientate all’innovazione o comunque chiamate a confrontarsi con l’adozione di modelli e strategie proprie della cosiddetta industria 4.0.
Il sistema industriale italiano vive oggi una fase di transizione molto importante. L’adozione di strategie legate all’Industry 4.0 costituisce un passaggio necessario, se non obbligato, per migliorare e efficientare i processi produttivi delle PMI. Per la struttura produttiva italiana, da sempre caratterizzata dalla presenza di piccole medie imprese, nonché per le aziende di servizi, investire in questa direzione è importante al fine di rafforzare la propria presenza a livello internazionale, garantendosi un evidente vantaggio competitivo.
Per raggiungere questi obiettivi è necessario focalizzarsi sull’innovazione, sulla digitalizzazione, sulla riorganizzazione e l’integrazione dell’intera catena del valore.
In questa sfida gioca allor un ruolo fondamentale la capacità delle aziende di scegliere i partner più adeguati ad accompagnarle nel processo di trasformazione. È con questo intento che nasce INDUSTRY 4.0 FUND, la nuova iniziativa targata Q GROUP. Il fondo di private equity, con un target di raccolta di 300 milioni di euro, affiancherà le imprese, promuovendone la competitività e lo sviluppo a livello internazionale. Il Fondo investirà principalmente in aziende che vogliono adottare un approccio Industry 4.0, capaci di adottare in modo congiunto e simultaneo robotica sensoristica, strategie di programmazione e interconnessione. Il Fondo affiancherà dunque le imprese nella definizione di nuovi modelli organizzativi, nella digitalizzazione dell’intera catena del valore e nella riorganizzazione della filiera produttiva attraverso il ricorso a nuove tecnologie: dal cloud al cognitive computing, dalla realtà aumentata alla robotica, fino alla stampa 3D.
La digitalizzazione consentirà di integrare al meglio i vari processi, migliorandone l’efficienza produttiva e consentendo di sviluppare più rapidamente nuovi prodotti e nuovi servizi, oltre a facilitare l’accesso a nuovi modelli di business.
Walter Ricciotti, CEO Q-Group