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Made in Italy Fund
23.10.2019

Con Prosit nasce un polo del vino premium

C’è un nuovo protagonista nel comparto del vino. Il suo nome è Prosit e si pone come una holding ideata per aggregare cantine di fascia premium, puntando a farle crescere attraverso un supporto finanziario, distributivo e di comunicazione. In un settore caratterizzato da un’elevata frammentazione e da aziende di dimensioni medie ridotte, arriva pertanto un veicolo di aggregazione ed espansione, forte dell’investimento effettuato in Prosit da parte del fondo di private equity Made in Italy Fund promosso da Quadrivio e da Pambianco.

A un anno dalla sua fondazione, Prosit ha annunciato le sue prime due acquisizioni: si tratta di Torrevento in Puglia, azienda portabandiera del Nero di Troia e degli altri vini tipici dell’Alta Murgia, e di Collalbrigo in Veneto, basata tra i colli di Conegliano recentemente nominati da Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità.

L’investimento in questo polo da parte di Made in Italy Fund, che così concretizza la sua terza operazione dopo quelle di 120% Lino nella moda e di Mohd nel design, è in linea con la sua mission di puntare sulle piccole e medie imprese dei settori caratterizzanti del made in Italy di cui il food e particolarmente il vino (che vale il 10% del fatturato complessivo nell’agroalimentare) fanno senz’altro parte.

Il fondatore e amministratore delegato di Prosit è Sergio Dagnino, uomo di lunga esperienza nell’ambito vinicolo: è stato per oltre quindici anni il direttore generale di Caviro, colosso cooperativo romagnolo e secondo player nazionale del wine. “Il nostro obiettivo – sostiene Dagnino – è valorizzare i marchi di aziende familiari, con elevato potenziale, affiancando l’imprenditore ed apportando all’interno delle aziende partner le necessarie risorse manageriali e finanziarie grazie a una squadra di professionisti con esperienza pluridecennale nel vino e sui mercati internazionali”.

L’obiettivo di Prosit è la costituzione di un gruppo da oltre 100 milioni di fatturato. Dopo Torrevento e Collalbrigo, sono al vaglio altre due operazioni in altre due regioni strategiche e la conclusione è prevista entro il primo semestre 2020.