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Quadrivio Group
14.10.2021

Quadrivio Group: silver economy tra le 3 leve di crescita del Paese

Pronti investimenti per trasformare le pmi italiane in piccole multinazionali

Silver economy, made in Italy e industria 4.0 leve per la crescita del Paese. Tre tematiche al centro del recente evento organizzato da Quadrivio Group, che si è svolto all’hotel St Regis di Roma, a cui hanno partecipato molti esponenti del mondo dell’imprenditoria e della finanza.

25 interventi, suddivisi in speech individuali e tavole rotonde, per un’occasione di confronto e approfondimento sui settori oggi più promettenti per l’Italia. Settori sui quali  Quadrivio Group  è pronto a fare la propria parte, con ingenti investimenti che puntano a “trasformare le pmi italiane a piccole multinazionali”.

«La digitalizzazione, l’internazionalizzazione e la sostenibilità delle aziende sono oggi concetti chiave e imprescindibili per lo sviluppo del Paese e delle sue imprese – ha affermato in apertura dei lavori  Alessandro Binello, ceo di Quadrivio Group – Il private equity gioca un ruolo determinante nel trasformare le pmi in realtà forti e competitive su scala globale. Come operatori di private equity lavoriamo con un unico obiettivo: investire nei leader, per trasformare le pmi in campioni nazionali».

Per Carlo Robiglio, presidente di Piccola Industria e vicepresidente di Confindustria, «oggi occorre investire nelle aziende e valorizzare al massimo la capacità dei piccoli imprenditori di trasformarsi e innovarsi. Dobbiamo adottare tutti gli strumenti necessari per sostenere la crescita delle imprese, non solo a livello dimensionale, ma soprattutto a livello culturale. In questo contesto aprirsi a capitali esterni, dunque a fondi di investimento, rappresenta una grande opportunità non solo per acquisire maggiori risorse finanziarie, ma anche per disporre di competenze e know how specializzati». Tutto ciò in un mondo che è sempre più silver: «Il 25% delle pmi in Italia è in mano a over 70», ha aggiunto Robiglio.

La prima tavola rotonda dell’evento era dedicata alla silver economy. Tra i protagonisti, Sergio Dompè, presidente di Dompè Farmaceutici; Mariuccia Rossini, presidente del Gruppo Korian; Matteo Bassetti, direttore del Reparto Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova; Sara Farnetti, specialista in medicina interna e nutrizione funzionale; Luigi Baldini, presidente di Enpapi, e Galeazzo Scarampi Del Cairo, managing partner di Silver Economy Fund. Tra i relatori anche Alberto Oliveti, presidente Enpam e presidente Adepp, Giovanni Maggi, presidente Assofondipensione, e Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo e presidente Acri. Nelle sue parole l’importanza delle fondazioni bancarie per lo sviluppo e la crescita del Paese: «Le fondazioni possono rappresentare agenti di sviluppo sofisticati, capaci di aiutare l’economia reale non solo attraverso la propria capacità erogativa, ma anche mettendo in gioco competenze manageriali. L’obiettivo primario delle fondazioni è valorizzare il territorio, promuovendo investimenti mirati che coniughino formazione, attrazione di capitali e ambiente».

Il made in Italy è stato invece al centro della seconda tavola rotonda, a cui sono intervenuti Piero Ferrari, vicepresidente Ferrari; Mauro Bossola, presidente Fondo Pensione di Intesa San Paolo; Gianluca Mollura, ceo Mohd; Giordano Calza, ceo Gcds; Piergiuseppe Mazzoldi, presidente Fondo Pensione Bcc; David Pambianco, managing partner Made in Italy Fund.

Infine, la tavola rotonda dedicata a Industry 4.0, con la partecipazione di Maurizio Marchesini, presidente Marchesini Group e vicepresidente di Confindustria; Oreste Accornero, presidente Rototech; Giuseppe Gaspari, presidente Texbond; Rossella Paliotto, presidente Fondazione Banco di Napoli; Lorenzo Forte, ceo di Epi; Roberto Crapelli, managing partner Industry 4.0 Fund.

Per Marchesini «l’industry 4.0 è oggi di fondamentale importanza per il Paese e per i processi produttivi delle aziende. Un aspetto che non riguarda solo l’industria, ma anche la società e le persone. Dalla robotica alla cyber security, dal cloud alla stampa 3D: l’adozione delle nuove tecnologie ha avuto un impatto profondo sulle aziende e negli ultimi anni ha subito una forte accelerazione, tanto da rendere possibile, da qui ai prossimi anni, un accorciamento della filiera produttiva».

«Siamo certi – sostiene Walter Ricciotti, ceo di Quadrivio Group – che silver economy, made in Italy e industry 4.0 siano oggi i principali settori in cui investire. Come Quadrivio Group siamo pronti a investire oltre un miliardo di euro nei rispettivi mercati, contribuendo così in modo determinante allo sviluppo e alla crescita delle aziende italiane, trasformandole da pmi a piccole multinazionali».