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Industry 4.0 Fund
14.11.2022

Quadrivio Group, attraverso Rototech, rileva la maggioranza della brasiliana Tecnotri, specializzata nello stampaggio rotazionale della plastica

La torinese Rototech, controllata dal fondo Quadrivio Industruy 4.0, ha rilevato la maggioranza della brasiliana Tecnotri Indústria de Plásticos Ltda, azienda specializzata nella produzione di container plastici realizzati con la tecnologia del rotomolding. Leonardo Segatt, fondatore e presidente di Tecnotri, manterrà una quota di minoranza. L’attuale prima linea di management continuerà invece a guidare l’azienda nel suo percorso di crescita, ma all’interno di un solido gruppo internazionale.

I team di Rototech e di Industry 4.0 Fund sono stati assistiti nella due diligence legale e nella definizione degli aspetti contrattuali dallo studio Vicenzi Advogados. La due diligence finanziaria e la quella fiscale sono state seguite dall’ufficio di San Paolo di Deloitte, Touche Tohmatsu. La società è stata inoltre seguita, in qualità di deal advisor, da Nash Advisory.

Tecnotri è da oltre 20 anni un punto di riferimento brasiliano nelle soluzioni di stampaggio rotazionale, è una società brasiliana con sede produttiva nello stato di Rio Grande do Sul, specializzata nella produzione di container plastici, destinati ad applicazioni industriali come lo stoccaggio di materiale agricolo. La società sviluppa prodotti su misura per i propri clienti grazie ad una capacità di codesign che le permette di realizzare un prodotto con la forma e le dimensioni desiderate. Nel 2021 ha generato 5 milioni di euro di ricavi, quasi il doppio rispetto ai 2,7 milioni del 2019, con una marginalità in termini di ebitda pari a 1,5 milioni di euro (30% ebitda margin), dimostrando così una buona profittabilità e una grande capacità di crescita e sviluppo.

Rototech condividerà con Tecnotri il know how relativo al settore dei veicoli industriali e agricoli, ampliando così la capacità produttiva con investimenti in macchinari e attrezzature volte a soddisfare le esigenze della clientela brasiliana. Rototech ha già acquisito nuove commesse, attualmente gestite in Italia, che verranno nei prossimi mesi trasferite alla nuova partecipata. La prossimità degli impianti consentirà di migliorare margini e qualità del servizio. L’impatto stimato dell’acquisizione sul fatturato e la redditività supera il 20%.

“Il fondo Industry 4.0 di Quadrivio continua nella valorizzazione della partecipata Rototech dopo l’ingresso nella filiera dell’idrogeno con Carbon Cilinder. Questa volta, giocando da protagonista la partita dell’accorciamento delle catene di valore”, ha dichiarato Roberto Crapelli, managing partner di Industry 4.0 Fund, che ha aggiunto: “con l’acquisizione di Tecnotri, Rototech potrà servire da vicino gli impianti brasiliani dei propri clienti (OEM). Malgrado la congiuntura, Rototech ha registrato un aumento del 15% del fatturato nei primi otto mesi del 2022, a conferma della competitività delle proprie tecnologie e dei propri prodotti”.

Leonardo Salazzari, ceo Rototech, ha così commentato l’operazione: “Tecnotri è un’azienda giovane e innovativa. Il mercato sudamericano Truck e Agriculture offre oggi tante opportunità che Rototech intende cogliere subito con questa nuova acquisizione che segue quella in Carbon Cylinder e che proietta il Gruppo nel mondo della mobilità sostenibile, rendendo la propria strategia ancora più attuale e interessante”.

Dal canto suo Segatt, fondatore e presidente del cda di Tecnotri, ha dichiarato: “Cresceremo insieme a Rototech, già presente in Francia, Cina, Russia e India. Riaffermiamo che l’intera struttura in Brasile, che include la sede di produzione a Vila Maria (RS) e i centri di distribuzione a Campinas (SP) e Jaboatão dos Guararapes (PE) sarà ampliata, mantenendo la stessa gestione attuale”.

Rototech, che produce componenti in plastica per camion, macchine agricole e da cantiere, è dal 2019 una delle sei realtà in portafoglio a Industry 4.0 Fund. Rototech ha già oggi una significativa presenza internazionale con stabilimenti in Italia, Francia, India e Russia, a cui si aggiunge un’importante partnership in Cina. L’azienda, con sede a San Gillio (Torino), riconferma con questo nuovo add-on la sua vocazione all’export, rafforzando ulteriormente la sua presenza sul mercato internazionale e ampliando così la gamma di prodotti offerti.

Nel 2021 Rototech ha acquisito anche una quota di maggioranza di Carbon Cylinder: start-up innovativa specializzata nella produzione di bombole in plastica avvolte da filamento di carbonio, per lo stoccaggio di gas tecnici e medicali e che a partire dallo scorso settembre ha avviato anche la produzione di bombole di tipo IV in carbonio. Nell’ambito della strategia di crescita di Rototech rientrano anche l’inserimento di un nuovo CRO e di Salvatore Mazzarella (Leonardo) all’interno del cda. A fine 2021 Rototech a livelllo di capogruppo aveva fatturato 48,6 milioni di euro, con un ebitda di 3,4 milioni e un debito netto di 6,3 milioni

Ricordiamo che Industry 4.0 Fund, gestito da Quadrivio Group, aveva comprato il 61% di Rototech nell’agosto del 2019, dalla famiglia Accornero. Rotech è stata fondata nel 1916 da Oreste Accornero, omonimo dell’attuale presidente. Produce serbatoi carburante e Ad Blue, sistemi di aspirazione aria e altri componenti per i più importanti costruttori di veicoli industriali, macchine per agricoltura e movimento terra. Il prodotto chiave è rappresentato dal serbatoio Urea.

Quello in Rototech era il secondo investimento per Industry 4.0 Fund, il veicolo promosso da Alessandro Binello, Walter Ricciotti e Roberto Crapelli dedicato agli investimenti a supporto dell’evoluzione tecnologica delle imprese italiane, in particolare nella digital transformation delle pmi

Finora Industry 4.0 Fund oltre che in Rototech ha investito, in ordine cronologico, anche in F&DE Group, realtà leader nei servizi legati alla ristorazione alberghiera; in EPI, società click and brick che gestisce i negozi ufficiali fisici e online e dei migliori club calcistici italiani e che ha lo scorso anno rilevato Calcioshop, specializzato nella vendita di attrezzatura calcistica; in Texbond, uno dei principali operatori europei nella produzione di tessuto non tessuto dedicata al mondo dell’igiene; in Soft Non Woven, specializzata nella produzione e distribuzione di tessuto non tessuto per agricoltura ed edilizia; infine in Ska, specializzata nella produzione di impianti per l’avicoltura.