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Industry 4.0 Fund
18.07.2023

PROVE TECNICHE DI INDUSTRIA 5.0, L'INNOVAZIONE SECONDO QUADRIVIO GROUP

PARLA PIETRO PAPARONI: "PER NOI LA TECNOLOGIA MIGLIORA LA MISSION DELL'AZIENDA ANCHE IN CONTESTI SEMPLICI. AD ESEMPIO L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE PUÒ FUNZIONARE ANCHE PER I POLLI"

Quadrivio Group, tramite Industry 4.0 Fund, il veicolo di Private Equity che investe nell’innovazione delle Pmi ha di recente terminato l'acquisizione di Twist, leader italiano nel commercio di devices elettronici ricondizionati, facendo così il suo ingresso nella circular economy. La nuova era industriale, come suggerisce la Commissione Europea, sarà "soste­nibile, human centric e resiliente”.

Pietro Paparoni, Investment Director presso Quadrivio Group, attraverso esem­pi concreti ci racconta come l’applicazione della tecnologia possa cambiare le imprese e ci accompagna alla scoperta dell'industria 5.0, naturale evoluzione del Fondo.

lndustry 4.0 è il fondo di private equity con il quale investite nell’innovazione tecnologica e nella transizione digitale delle pmi italiane. Come nasce?
Come Quadrivio abbiamo deciso già nel 2018 di lanciare dei fondi tematici, ope­razione che è abbastanza innovativa per il mercato italiano. Abbiamo iniziato col dire che è importante creare dei fondi specializzati, che potessero dare una chiave di investimento chiara. Questo ci ha portato a lanciare Made in Italy Fund, che investe nelle eccellenze italiane, Silver Economy Fund, dedicato agli investimenti in azien­de che offrono beni e servizi destinati alla silver age e Industry 4.0 Fund. Abbiamo da poco lanciato anche Made in Italy Fund II che investirà nel segmento Lifestyle.

Penserete a un fondo di lndustry 5.0?
L’evoluzione di Industry 4.0 è quella che noi consideriamo 5.0. Non perché il target sia molto molto differente, ma perché vogliamo offrire un’idea chiara al mondo degli investitori: guardiamo ad aziende che sono propense all'innovazione tecnologica e alla digitalizzazione.

Quindi i vostri investimenti saranno destinati anche all’implementazione di intelligenza artificiale?
L’intelligenza artificiale è uno strumento, dipende dall'ambito di applicazione. Delle volte investiamo in aziende che non hanno nemmeno fatto il 3.0. Quello che conta è in cosa la vai ad applicare. Ci sono tantissimi esempi in cui l’intelligenza artificiale può essere applicata anche in contesti molto semplici e concreti, persino nell’allevamento di polli.

Ci spiega meglio?
Abbiamo investito in un'azienda che si chiama Ska e opera nel settore avicolo. Quando siamo entrati abbiamo investito per fare un software che osservi il comportamento animale, Chicken Eye, nell’ottica di fare una cura predittiva dell’animale. Per noi l’applicazione della tecnologia non deve avvenire per forza in contesti più all'avanguardia, ma deve servire al miglioramento della mission dell’azienda.

Creare valore con l’innovazione. Ma le aziende come rispondono?
Qualche anno fa abbiamo commissionato uno studio basato su interviste alle imprese che avevano utilizzato gli incentivi fiscali 4.0. Abbiamo chiesto loro quali siano i vantaggi. Alla fine, a seconda dei settori, le risposte erano molto diverse ma in comune emergeva una cosa fondamentale: più del 50% risponde sì al fatto di aver risparmiato tempo. In più credo che il nostro intervento sia importante perché non offriamo solo un accesso ai capitali privilegiato ma crediamo di essere anche un team di per­sone che stimola le aziende aiutando a tirar fuori nuove idee.

Mi faccia ancora qualche esempio…
Penso a quello che abbiamo fatto con Rototech a Torino. É un’azienda che inizialmente stampava plastica per fare i ser­batoi. Questa tecnologia però si è rivelata essere molto adatta all'abbinamento con altri materiali come il carbonio. Abbiamo investito e ora l'azienda si sta trasformando e partendo dalla propria esperienza sta ottenendo la certificazione per produrre un nuovo prodotto: bombole di gas e di ossigeno molto meno pesanti di quelle consuete. L’aspetto ipertecnologico in questo caso passa per lo studio dei materiali.

Con il recente investimento in Twist si conclude la settima operazione del Fon­do. Ne prevedete ancora altre?
Sicuramente. Stiamo lavorando ad altre operazioni perché il nostro obiettivo, visto il mandato dei nostri investitori, è quello di ter­minare gli investimenti del fondo quest'anno.

Su quali settori state lavorando?
Nel settore manifatturiero cercheremo di concentrarci sulle aziende di nicchia che sono però capaci di contraddistinguersi ideando un prodotto riconoscibile. Nell'ambito dei servizi ci concentreremo molto su quelli integrati. Insomma, stiamo cercando di portare i brand dentro agli hotel…