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Made in Italy Fund
29.06.2021

Made in Italy fund rileva Autry e Ghoud

Il fondo private equity di Quadrivio&Pambianco, che ha già in portafoglio 120% Lino, Rosantica, Gcds e Dondup, ha acquisto la maggioranza delle aziende. I deal sono il nono e il decimo investimento della società finanziaria, il quinto e il sesto nel fashion. Patrizio di Marco, già chairman Golden goose e ceo di Gucci e Bottega Veneta, ricoprirà il ruolo di presidente per entrambe le realtà

Made in Italy fund punta sulle sneakers. Il fondo di private equity di Quadrivio&Pambianco torna a investire nel fashion, questa volta rilevando la maggioranza dei footwear brand di accessible luxury Autry e Ghoud, diventandone così il principale azionista. Marco Doro, che nel 2019 ha rilevato la label Usa insieme ad Alberto Raengo e Gino Zarrelli, nonché fondatore di Ghoud insieme a Veronica Sgarbossa, reinvestirà in entrambe le aziende. Ad affiancarlo, Patrizio di Marco, già presidente Golden goose e ceo di Gucci e Bottega Veneta, che ricoprirà il ruolo di presidente per le realtà e co-investirà a fianco del fondo. I deal sono il nono e il decimo investimento di Made in Italy fund, nonché il quinto e il sesto nel fashion. Attualmente, infatti, il fondo ha già in portafoglio 120% Lino, Rosantica, Gcds e Dondup. «Siamo soddisfatti dell’acquisizione Autry e Ghoud, due brand che si contraddistinguono per l’alta qualità di prodotto, la ricerca e la distribuzione esclusiva a livello internazionale. Entrambi hanno un posizionamento unico e sono particolarmente attenti al tema della sostenibilità, che riteniamo essere un valore irrinunciabile per le aziende in portafoglio», ha fatto sapere Alessandro Binello, managing partner di Made in Italy fund.

Le due società, il cui bilancio per il 2021 si aggira tra i 25 e i 30 milioni di euro, con un ebtida tra i 7 e i 9 milioni, convergeranno nel gruppo guidato da Mauro Grange, che fa capo al veicolo Fine sun. Con le acquisizioni, la holding punta a rafforzare il posizionamento dei brand, anche attraverso operazioni di brand re-loading, oltre che supportarne la crescita e lo sviluppo, a parte di una strategia di investimento che prevede, attraverso un piano di espansione internazionale, una maggior penetrazione del mercato europeo e un potenziamento della distribuzione in Asia, Stati uniti e Middle east. Tra gli obiettivi da perseguire, il potenziamento del canale online e una maggiore managerializzazione delle due aziende, attraverso l’inserimento di figure professionali a supporto dell’imprenditore e del management del fondo. «Fin dal primo momento ho capito che Autry e Ghoud sarebbero state le rising stars nel panorama delle sneakers mondiali. È dalla loro nascita che sono in contatto con il fondatore Marco Doro e i suoi soci Gino Zarelli e Alberto Raengo, impegnandomi per realizzare il sogno di averli all’interno del nostro gruppo», ha dichiarato Grange. (riproduzione riservata)