02.09.2023

Imprese: Binello (Quadrivio), investire su Made in Italy e manifattura high-tech

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Cernobbio, 02 set - «L’Italia deve investire di più dove è molto forte: il nostro ‘petrolio’ è il Made in Italy. Dovremmo supportarlo, investendo in questa filiera, che è stata invece oggetto di acquisizioni da parte di stranieri». È uno dei messaggi che lancia Alessandro Binello, ceo e co-fondatore del gruppo Quadrivio, attivo nel mercato del private equity, che ne ha parlato con Radiocor a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio. Rispetto ai punti di forza della nostra economia, ragiona il manager, «si parla poco del posizionamento dell’Italia nel settore delle aziende medico-sanitarie, dove siamo invece uno dei leader mondiali». Settore al quale aggiunge anche «la filiera della manifattura ad alta tecnologia, perché in Europa c’è mancanza di capacità di fare prodotti. E l’Italia in questo ha un grande vantaggio». Quanto allo stato di forma delle Pmi italiane, strette tra inflazione e Pil in frenata, «la situazione adesso è un po’ a macchia di leopardo. Ci sono aziende che stanno andando bene e altre che stanno soffrendo. È il motivo per cui ci sarà, secondo me, un processo di consolidamento piuttosto importante, di cui noi vogliamo far parte». La parola chiave per lui è l’internazionalizzazione: «Noi abbiamo comprato aziende un po’ in tutto il mondo, dal Brasile agli Stati Uniti e abbiamo appena rafforzato l’Asia. La vediamo come l’unica soluzione, oltre a guardare alcuni settori particolari con grande interesse: longevità e sanitario, lusso e meccanica applicata alla tecnologia».

Al suo fianco Roberto Crapelli, managing partner del gruppo Quadrivio, che si concentra sulle implicazioni dell’intelligenza artificiale: «A farla da padrone, in questo momento, nell’attenzione degli investitori è l’intelligenza artificiale, che non è una moda. A noi sembra, per quello che vediamo in giro, che permetta alle Pmi italiane di rendere la loro nicchia ancora più difendibile». Tirando le somme, il Paese ha «l’opportunità di fare industria non più solo nel senso tradizionale della parola ma di fare industria di qualità. Quindi, se trent’anni fa un imprenditore, quando voleva crescere nella manifattura, costruiva un nuovo impianto, adesso l’investimento è dotarsi di capacità di intelligenza artificiale».